Beh..ormai lo sapete, 😮 io sono attratta dalle leggende e come non parlare quindi della Befana…? 😀 Le sue origini soprattutto, perdendosi nella notte dei tempi, hanno generato tanti credo e la figura della Befana la si conosce ormai anche in quei paesi dove non si celebra affatto questa tradizione.
Ecco cosa ho trovato girando un pò nel web : ed è solo una piccolissima parteeee… 🙂
L’Epifania
Oggi, nella liturgia cristiana occidentale, l’Epifania celebra la manifestazione di Dio agli uomini nel suo Figlio, del Cristo ai Magi. Ma inizialmente questa festa, nata in Oriente intorno al 120-140, celebrava il battesimo di Gesù.
Questa celebrazione aveva un significato particolare per coloro che credevano che l’incarnazione del Cristo fosse avvenuta non alla nascita ma al battesimo. Anticamente, il 6 gennaio era la data del solstizio invernale nella quale tradizionalmente si festeggiava il nuovo sole. Fu dunque naturale celebrare l’incarnazione del Cristo in quella data simbolica.
Poi la festa venne adottata dalle Chiese orientali trasformandosi nella quadruplice celebrazione della nascita del Cristo, dell’adorazione dei Magi, del suo battesimo e del primo miracolo a Cana.
Prese così il nome di tà Epiphania, le Epifanie, ovvero le varie manifestazioni visibili del Cristo.
La festa delle Epifanie si diffuse intorno al IV secolo in Occidente, e all’inizio del V fu adottata a Roma dove si modificò perché nello stesso periodo, come abbiamo ricordato, la Chiesa romana aveva cominciato a celebrare il Natale del Cristo il 25 dicembre: divenne prevalentemente la celebrazione della venuta dei Magi e fu chiamata Epifania, al singolare.
Storia della Befana
Vi sono, in Italia, due usanze che sembrano coilegarsi a tradizioni precristiane.
Prima che si affermasse la consuetudine dei regali natalizi ai bimbi, ai quali si raccontava che li aveva portati Gesù nella notte, erano i Re Magi ad avere questa funzione nel giorno dell’Epifania, in ricordo dei tre doni offerti al Bambino per eccellenza.
Ancor oggi, in Spagna, il 6 gennaio è il giorno dei regali che vengono portati dai Reyes Magos.
In Italia, invece, si è avuto uno sdoppiamento: Gesù Bambino è diventato il dispensatore dei regali importanti, mentre una figura anomala e non inquadrabile nella religione cristiana la Befana, porta regalucci o addirittura carbone se Il bambIno non si è comportato bene nell’anno appena trascorso.
La Befana rappresentata da una vecchia brutta che vola su una scopa: una vecchia benefica e tutto sommato simpatica che scende di notte per la cappa del camino e lascia nelle calze dei bimbi doni, dolci e talvolta carbone.
Il suo nome deriva da Epiphània che diventa dapprima Pifania, poi Bifania e infine Befana, tentativo evidente di cristianizzare il misterioso ed inquietante personaggio trasformandolo nella personificazione femminile della festa.
Ma perché scegliere una vecchia a rappresentare una festa che celebra la nascita del Bambino? E perché mai in alcune feste popolari dell’Epifania si usa segare o bruciare la Befana?
Molte sono le ipotesi, ma una delle più accreditate interpreta la Befana come la sopravvivenza di una figura arcaica, simbolo di Madre Natura che, giunta alla fine dell’anno invecchiata e rinsecchita, è degna soltanto di essere segata o bruciata.
Segata offre una cascatella di dolciumi e regalini, che altro non sono se non i semi grazie ai quali risorgerà a primavera come Madre Natura giovinetta.
Bruciata offre carbone che, simbolicamente è l’energia latente nella terra, pronta a rivivere col nuovo sole.
Proverbio della Befana
La notte di Befana nella stalla
parla l’asino, il bove e la cavalla.
Tratto da : http://www.reportonline.it
Per saperne di più :
http://www.letteratour.it/altro/A01epifan01.htm
http://www.ilnatale.org/epifania/befana.htm